Fonti storiche scritte citano il Castello La Leccia sin dal 1077, quando il nobile Rodolfo di Guinzo, ne acquistò una parte. Considerata l’importanza strategica della sua posizione i diritti sul Castello erano divisi tra ben sedici proprietari. Verso la metà del 1400, anche sul Castello, come su larga parte del territorio del Chianti Classico, si estese il dominio della famiglia Ricasoli.
Notizie di incursioni e devastazioni, ma anche dell’antica vocazione vitivinicola, si ricavano dalle accorate lettere inviate da Andrea Ricasoli, nel 1529, durante le sanguinose guerre tra Siena e Firenze :”…forse cinquanta sienesi vennero a un mio luogo in Chianti Classico chiamato la Leccia dove… arsono ciò che era in casa…et da dugento barili di vino era nella cantina et nelle botti tutto versarono…”.
Nel corso del XVIII secolo, il Castello, nel cui borgo vivevano circa 70 persone, assunse un aspetto più simile ad una villa con la modifica di parte della struttura. Il castello ed il suo borgo vennero acquistati nel 1920 dalla famiglia Daddi. Dopo un lungo, attento e rigoroso restauro del Castello e del circostante giardino Francesco Daddi con il prezioso contributo dell’Architetto Alessandro Loni Coppedè, nel 2012 ha riportato il Castello all’antico splendore.
Nel 2018 il testimone è passato alla famiglia svizzera Sonderegger che con la stessa passione e impegno seguiranno Castello la Leccia. Grazie alla dedizione e all’attenzione con cui i nostri collaboratori svolgono le loro mansioni giorno dopo giorno si rinnovano i valori del rispetto per l’ambiente e la natura.